A quanto risulta leggendo il Sole 24 Ore, c’è fermento nelle banche italiane…
Gli ispettori della BCE infatti stanno procedendo con la fase di valutazione dei rischi a cui le banche, Italiane ed Europee, sono esposte e si prevede che entro la fine dell’anno arriveranno i primi risultati.
Sappiamo che delle oltre cento banche europee che lo scorso anno sono state poste sotto sorveglianza speciale, una dozzina almeno sono del nostro paese e, fermo restando che nell’Europa del nord il salvataggio e la ricapitalizzazione delle banche è costato molto di più al contribuente di quanto lo sia mai costato in Italia, è comunque importante sapere se e quanto solida sia la propria banca.
Non a caso nella recente campagna pubblicitaria, Banca Mediolanum ha sottolineato l’aspetto della sua solidità, confermata da numerosi rating e stress-test. L’affidabilità dell’istituto che conserva e gestisce il Vostro patrimonio è infatti non solo uno dei criteri essenziali e fondamentali per il Cliente, ma anche per noi, operatori del settore, che dobbiamo avere la certezza che tutte le competenze e gli strumenti tecnici vengano sfruttati nella maggiore serenità e liberi da problemi che possono, si veda il famoso caso dei crediti deteriorati, influenzare le scelte finanziarie dell’istituto bancario.
Certamente ora leggiamo nei giornali che Il governo concede agli istituti di dedurre dalle tasse le perdite su crediti in un solo anno, invece che cinque, e che riformerà il diritto fallimentare con l’obiettivo di velocizzare i tempi di riscossione.
Ma Il via libera di Bruxelles per la bad bank per favorire lo smaltimento dei crediti deteriorati non è arrivato e il problema degli istituti con i bilanci zeppi di prestiti che i beneficiari non riescono a restituire rimane…